Dopo l'armistizio dell'8 settembre, gli amici del gruppo torinese passano alla Resistenza, ma Pavese non segue il loro esempio e per sfuggire ai bombardamenti raggiunge la sorella, sfollata nel Monferrato, a Serralunga di Crea. È un periodo di grande tristezza e isolamento, durante il quale approfondisce il suo interesse per il mito leggendo sia i classici greci e latini, sia le opere di Frazer[1], di Kerenji[2] e di altri moderni studiosi di mitologia e antropologia. Da questa esperienza in Monferrato prenderà spunto per il romanzo La casa in collina, scritto fra il 1947 e il 1948.
[1] James George Frazer (Glasgow 1854 – Cambridge 1941) antropologo e storico delle religioni di nazionalità , è autore del Ramo d’oro. Quest’opera monumentale si sviluppa intorno alla storia di Rex Nemorensis, sacerdote di Diana, dotato di straordinari poteri che gli permettono di agire sulla natura e sulla fertilità .
[2] Károly Kerényi (Temesvár, 1897 – Zurigo, 1973), filologo e storico delle religioni, ebbe come suo principale interesse lo studio della mitologia greca. Fra le sue opere più famose figurano Gli dei e gli eroi della Grecia e Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia, scritto in collaborazione con Jung.