Di fronte a un processo così spontaneo e largo di adattamento dell'italiano al nostro nuovo modo di essere popolo e Nazione, l'Accademia della Crusca ha evitato di porsi come organo emanante precise norme per l'uso della lingua, ma ha potenziato i suoi compiti di ricerca sul passato e sul presente della nostra lingua. Dopo la svolta del 1923, sono entrati via via a far parte dell'Accademia i maggiori esponenti della filologia e della linguistica italiana e romanza (nomi come quelli di Barbi, Pasquali, Monteverdi, Schiaffini, Devoto, Contini, Migliorini, Terracini, Nencioni, Segre, Corti, Rohlfs, Wagner, Wartburg, Vossler, Weinrich, Grayson…).
L'attività dell'Accademia si esplica oggi attraverso centri di ricerca che pubblicano tre riviste scientifiche ("Studi di filologia italiana", dal 1927; "Studi di grammatica italiana", dal 1971; "Studi di lessicografia italiana", dal 1979), con i relativi “Quaderni” a cui si affiancano collane dedicate ad “Autori classici e documenti di lingua”, a “Scrittori italiani e testi antichi”, a "Grammatiche e lessici”, alla “Storia dell’italiano nel mondo”, alla “Storia dell’Accademia della Crusca”, nonché gli “Atti di incontri e convegni organizzati dall’Accademia”, i resoconti di tornate pubbliche. Intensa è la collaborazione dell'Accademia con l'Istituto del CNR (accolto nella propria sede) “Opera del Vocabolario Italiano”, che ha rilevato dall'Accademia l'impresa di un grande dizionario storico dell'italiano (limitato, in questa fase, ai secoli IX-XIV: Tesoro della Lingua Italiana delle Origini).
Negli anni più recenti l'Accademia si è impegnata anche su altri fronti. Dialoga su problemi di norma linguistica con un pubblico molto ampio, e specialmente con la scuola, attraverso il periodico “La Crusca per voi”, fondato nel 1990 da Giovanni Nencioni, e attraverso il sito internet www.accademiadellacrusca.it attivato dal 2003. Partecipa a grandi programmi nazionali di informatizzazione di testi e di fonti documentarie (La Fabbrica dell’italiano, La lessicografia della Crusca in rete). Ha allestito mostre permanenti ("Dalla lingua alla Nazione", nel Vittoriano a Roma; "Lingua e pane" nella “Casa del Pane” di Milano). È tra i membri fondatori della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali e ha partecipato alla redazione delle "Raccomandazioni di Mannheim-Firenze per la salvaguardia delle lingue nazionali d'Europa" (ottobre 2001). La sede dell’Accademia – dotata di una grande Biblioteca e di un prezioso Archivio – costituisce oggi il più importante riferimento in Italia e nel mondo per gli studi scientifici sulla lingua italiana.