Una lingua per essere Nazione in Europa e nel mondo

Storia linguistica d'Italia
L'Italia e l'Europa

Il radicamento dell'italiano nella nostra vita quotidiana sembra avvenuto appena in tempo perché la popolazione d'Italia possa ora affrontare nuove sfide. Queste provengono dalla sempre maggiore intensità e velocità dei contatti, diretti o mediati dalla tecnologia delle comunicazioni, che si svolgono tra i popoli. L'italiano, come tutte le altre lingue del mondo, è sottoposto a innesti e ibridazioni da altre lingue, fenomeni che si devono ritenere fattori di vitalità, purché la lingua ricevente sappia assimilare davvero i nuovi elementi, ossia li integri strutturalmente e funzionalmente in se stessa. Inoltre, molti individui che vivono in ambienti sociali o geografici di più forte dinamismo culturale hanno sempre maggiore bisogno di utilizzare più di una lingua.

 

Per far fronte a queste esigenze del mondo odierno, il saldo possesso di una lingua "primaria", di una lingua legata profondamente e precocemente alla nostra personalità, lungi dall'essere un freno, diventa una base di partenza indispensabile per ogni ulteriore avanzamento. In ragione di questi accresciuti bisogni linguistici dell'individuo moderno si deve dunque valutare l'importanza di far procedere l'intera popolazione del nostro Paese verso una solida padronanza dell'italiano. La posizione dell'italiano va osservata in modo particolare nel quadro politico-culturale dell’Unione europea, dove tutte le singole lingue nazionali sono chiamate a vivere una nuova fase storica. In questo quadro, l'obiettivo che deve guidare ogni nostra azione di "salvaguardia" delle lingue non può certo esser quello di contendere il suo ruolo a una lingua di comunicazione mondiale come l'inglese (necessaria sia per contatti elementari sia per intese ad alto livello specialistico) o quello di affermare la propria supremazia linguistica su altre lingue, ma quello di far valere tutte insieme le lingue europee come patrimonio comune degli abitanti del continente. Ciascuna di tali lingue è il ponte necessario per congiungere il passato di un popolo al presente condiviso con tutti gli altri popoli.

 

Le differenze culturali non aspettano di essere eliminate, ma sommate in positivo e rese disponibili per tutti. Oggi, dunque, la nostra lingua ci è necessaria non meno che in passato, per essere pienamente cittadini nel mondo. Ancor più che in passato, essa appartiene anche al resto d'Europa.

Settimana della lingua
Quadro politico-culturale dell’Unione europea
Piazza delle lingue. Per il multilinguismo nell'Unione Europea (2008)
Piazza delle lingue. L’italiano in Europa nel XXI secolo. Per Gianfranco Folena (2011)
Piazza delle lingue. L’italiano degli altri (2010)
Piazza delle lingue. Esperienze di multilinguismo in atto (2009)
Manifesto di una giornata della Festa della Toscana 2005
Firenze Piazza delle Lingue d'Europa (2007)

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