Cronologia

La nascita

1893

14 novembre 1893 РNasce a Milano da famiglia benestante: il padre ̬ imprenditore nel campo della seta, la madre, di origine ungherese, insegna nelle scuole magistrali.

La famiglia va in rovina

1899

Il padre decide di costruire una villa in Brianza che ha però costi eccessivi. Lo sperpero di denaro, unito a cattivi investimenti finanziari, determina la rovina economica della famiglia. Questo evento traumatico, che incide profondamente nell’animo di Gadda, troverà riscontro anche nelle sue opere.

Muore il padre

1909

Il padre muore e Gadda può continuare gli studi solo grazie ai grandi sacrifici fatti dalla madre.

Si iscrive a ingegneria

1912

Si iscrive alla facoltà di ingegneria al Politecnico di Milano.

Si arruola fra gli alpini

1915

Allo scoppio della prima guerra mondiale interrompe gli studi e si arruola volontario fra gli alpini.

Prigioniero di guerra

1917

Dopo la disfatta di Caporetto viene fatto prigioniero dagli austriaci e inviato prima a Rastatt, in Austria, e poi a Celle, nell’Hannover. Racconterà queste drammatiche vicende nel Giornale di guerra e di prigionia.

Un grande dolore

1919

Ritorna a casa dalla prigionia e apprende che il fratello più giovane, Enrico, a cui è profondamente legato, è morto in guerra pochi mesi prima dell’armistizio.

Fa l’ingegnere in Italia e all’estero

1922

Riprende gli studi e si laurea in ingegneria elettrotecnica. Inizia subito a lavorare, prima in Italia, poi, per due anni in Argentina.

Si iscrive a filosofia

1924

Di ritorno dall’Argentina, si iscrive alla facoltà di filosofia dell'Università Statale di Milano. Per mantenersi insegna matematica e fisica, ma dopo breve tempo deve di nuovo svolgere la professione di ingegnere. Lavora in questo campo attivamente, spostandosi in varie parti dell’Italia e dell’Europa. Nel frattempo termina tutti gli esami di filosofia e prepara un tesi su Leibniz, concordata con l’illustre filosofo Piero Martinetti, che però non presenterà mai.

L’esordio letterario

1926

Inizia a collaborare con la rivista fiorentina Solaria, dove pubblica saggi e racconti.

Saggi e romanzi

1928

Scrive La Meditazione milanese un importante e amplissimo saggio – che verrà pubblicato solo dopo la sua morte, nel 1974 – in cui affronta questioni legate alla filosofia, alla matematica, alla logica e all’economia. Inizia a scrivere il romanzo La Meccanica, che resterà incompiuto e verrà pubblicato nel 1970, non godendo delle cure dell’autore. Nel protagonista, il giovane e appassionato Paolo, Gadda raffigura l’amato fratello morto in guerra.

Intensifica l’attività letteraria

1931 - 1935

Sulla rivista Solaria pubblica due raccolte di racconti: La Madonna dei filosofi (1931) e Il castello di Udine, con cui vince il Premio Bagutta[1] (1935). Le sue opere, dalla lingua e dallo stile complessi, non incontrano però il favore del grande pubblico.



[1] Il Premio Bagutta, istituito dal 1926, viene assegnato ogni anno a uno scrittore italiano contemporaneo. Prende il nome da una trattoria milanese frequentata da artisti e scrittori.

Un nuovo lutto

1936

Muore la madre. Questo evento scatena in Gadda terribili sensi di colpa che gli ispireranno La cognizione del dolore.

Il soggiorno a Firenze

1940

Abbandona definitivamente la professione di ingegnere e si trasferisce a Firenze, dove conosce artisti e scrittori di grande rilievo, fra questi Eugenio Montale. Rimarrà a Firenze per circa dieci anni.

Esce "L’Adalgisa"

1944

A Firenze, per Le Monnier, pubblica la raccolta di racconti intitolata L’Adalgisa.

Un saggio contro il fascismo

1945

Scrive Eros e Priapo, una feroce satira contro il regime fascista che verrà pubblicato, con alcune censure, solo nel 1967.

Si trasferisce a Roma

1950

A causa delle condizioni economiche sempre più difficili deve trasferirsi a Roma dove lavora come giornalista presso la RAI. Svolgerà questo incarico fino al 1955.

Esce il "Pasticciaccio"

1957

Per l’editore Garzanti pubblica il romanzo, uscito a puntate sulla rivista fiorentina "Letteratura" nel 1946, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, che segna il suo successo.

Un nuovo successo

1963

Esce, presso Einaudi, il romanzo La cognizione del dolore, iniziato nel 1937 e edito a puntate su "Letteratura" tra il 1938 e il 1941, per il quale ottiene il Prix International de Littérature.

Solitudine e isolamento

1964 - 1973

Nonostante i successi, Gadda trascorre gli ultimi anni in solitudine, tormentato da mali fisici e soprattutto da ossessioni e fobie che lo isolano dal mondo.

La morte

1973

21 maggio 1973 – Muore a Roma e viene seppellito nel Cimitero acattolico, nel quartiere di Testaccio. Dopo la sua morte escono alcuni importanti inediti, tra cui, per Einaudi nel 1974, a cura di Gian Carlo Roscioni Meditazione milanese, il saggio filosofico composto nel 1924; nel 1983, sempre per Einaudi, in edizione critica a cura del suo maggiore studioso e editore, Dante Isella, Racconto italiano di ignoto del Novecento, il primo romanzo giovanile, incompiuto, iniziato nel 1924 e nel 2000, sempre a cura di Dante Isella, per Garzanti Un fulmine sul 220, romanzo pensato e scritto dal 1931 al 1934 e non portato a termine, da cui Gadda derivò molti racconti dell'Adalgisa.