Le Odi - "Marzo 1821"

Letteratura e teatro
Dora Stock, Ritratto di Theodor Körner, 1814. Fonte: Wikimedia Commons

Manzoni compone l'ode tra il 15 e il 17 marzo 1821, quando sembrava ormai certo che i patrioti lombardi e le truppe piemontesi si sarebbero incontrate e riunite sulle rive del Ticino – il fiume che faceva da confine fra il Regno Sardo e il Lombardo Veneto - per combattere insieme contro l'Austria. Nell'ode – dedicata al poeta-soldato tedesco Teodoro Körner, morto combattendo contro Napoleone – Manzoni immagina che l'insurrezione sia avvenuta e che i piemontesi stiano varcando il Ticino per liberare anche il Lombardo Veneto. In realtà i moti del 1821 si conclusero in un fallimento e numerosi patrioti lombardi, molti dei quali appartenenti al gruppo del Conciliatore[1], furono processati, esiliati o rinchiusi nel carcere dello Spielberg.


Marzo 1821 è composta da tredici strofe di otto versi decasillabi, un tipo di metro che, per il ritmo incalzante, venne usato di frequente nella poesia patriottica.


Manzoni, forse per timore di una perquisizione da parte della polizia austriaca, nascose (o distrusse) l'ode; la ripropose nel 1848, durante le cinque giornate di Milano che segnarono l'inizio della prima guerra d'indipendenza, aggiungendo probabilmente l'ultima strofa a commento dell'insurrezione.



[1] Il Conciliatore, pubblicato per la prima volta a Milano nel 1818, era un periodico bisettimanale (usciva il giovedì e la domenica) chiamato anche Foglio azzurro per il colore della carta su cui veniva stampato. L’intenzione del giornale era quella di conciliare le opposte tendenze che in quel periodo stavano emergendo in Italia, in politica come in letteratura. In breve tempo, però, il Conciliatore assunse posizioni sempre più vicine a quelle dei romantici, contrarie alla dominazione austriaca e aperte alle idee di rinnovamento provenienti dall’Europa. Per questo venne soppresso dalla censura austriaca nel 1819.

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