URI - Unione Radiofonica Italiana

    Maria Luisa Boncompagni, annunciatrice ufficiale dell'URI. Radiorario n.24, 1925

    L'URI (Unione Radiofonica Italiana) fu la società concessionaria delle radiodiffusioni, in regime di monopolio, dal 1924 al 1928. Nata a Roma il 27 agosto del 1924 dalla fusione tra Radiofono (società del gruppo Marconi) e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari, filiale italiana della statunitense Western Electric Company), l'URI fu la prima società di gestione del servizio radiofonico a livello nazionale.

    Alla presidenza fu designato Enrico Marchesi (già direttore della FIAT, azienda presente nel capitale dell'URI), alla vicepresidenza Luigi Solari (consigliere di Marconi) e alla direzione generale Raoul Chiodelli (direttore della SIRAC).

     

    Le trasmissioni ufficiali, il cui ascolto fu subordinato al pagamento di un canone di abbonamento, ebbero inizio il 6 ottobre 1924 dalla stazione radiofonica di Roma; l'unica fonte di informazione era l'Agenzia Stefani, sotto il diretto controllo del regime fascista.

    Nel giro di un paio di anni, l'URI si dotò di un proprio organo di stampa (il settimanale "Radiorario", dal gennaio 1925), altre due stazioni (Radio Milano nel 1925 e Radio Napoli nel 1926), e una concessionaria di pubblicità (la SIPRA, nata nel 1926, poi a servizio dell'EIAR  e quindi della RAI). Alla fine del 1927, però, gli abbonati erano appena 40.000: un risultato insoddisfacente che portò nel 1928 alla trasformazione dell'URI in EIAR.

     

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