5.4. Testimoni del tempo: il Settecento di Pietro Longhi e Carlo Goldoni

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Pietro Longhi, il sarto, 1741 ca, Venezia, Galleria dell'Accademia

È ormai abitudine accostare i dipinti del Longhi al teatro di Carlo Goldoni e non a caso, tanta la rispondenza di ambiente e di arguto spirito di osservazione, nondimeno intriso della malinconica grazia settecentesca. Ma lasciamoci introdurre dalle indicazioni del drammaturgo stesso:

 

L'innocente divertimento della campagna è divenuto a' dì nostri una passione, una manìa, un disordine.[…] l'ambizione ha penetrato nelle foreste: i villeggianti portano seco loro in campagna la pompa ed il tumulto delle Città, ed hanno avvelenato il piacere dei villici e dei pastori, i quali dalla superbia de' loro padroni apprendono la loro miseria. Quest'argomento è sì fecondo di ridicolo e di stravaganze […] Ho concepita nel medesimo tempo l'idea di tre commedie consecutive. La prima intitolata: Le Smanie per la Villeggiatura; la seconda: Le Avventure della Villeggiatura; la terza; Il Ritorno dalla Villeggiatura. Nella prima si vedono i pazzi preparativi; nella seconda la folle condotta; nella terza le conseguenze dolorose che ne provengono.

I personaggi principali di queste tre rappresentazioni, […] sono di quell'ordine di persone che ho voluto prendere precisamente di mira; cioè di un rango civile, non nobile e non ricco; poiché i nobili e ricchi sono autorizzati dal grado e dalla fortuna a fare qualche cosa di più degli altri. L'ambizione de' piccioli vuol figurare coi grandi, e questo è il ridicolo ch'io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo, se fia possibile.

 

Poi, attraverso il dialogo, l’autore ci fa partecipi delle abitudini dell’epoca riguardo il rifornimento del guardaroba e il ruolo del sarto:

 

Leonardo: Quest'è il diffetto di mia sorella. Non si contenta mai. Vorrebbe sempre la servitù occupata per lei. Per andare in villeggiatura non le basta un mese per allestirsi. Due donne impiegate un mese per lei. È una cosa insoffribile.

Paolo: Aggiunga, che non bastandole le due donne, ne ha chiamate due altre ancora in aiuto.

Leonardo: E che fa ella di tanta gente? Si fa fare in casa qualche nuovo vestito?

Paolo: Non, signore. Il vestito nuovo glielo fa il sarto. In casa da queste donne fa rinovare i vestiti usati. Si fa fare delle mantiglie, de' mantiglioni, delle cuffie da giorno, delle cuffie da notte, una quantità di forniture di pizzi, di nastri, di fioretti, un arsenale di roba; e tutto questo per andare in campagna. In oggi la campagna è di maggior soggezione della città.

 

(Da: Le Smanie per la Villeggiatura, Commedia di tre atti in prosa rappresentata per la prima volta in Venezia nell'anno 1761)

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