Frontespizio del primo tomo del Vocabolario degli Accademici della Crusca, oltre le giunte fatteci finora, cresciuto d'assai migliaja di voci e modi de' Classici (Verona, dalla stamperia di Dionigi Ramanzini, 1806-1811): riedizione ampiamente rimaneggiata da Antonio Cesari (Verona, 1760 - Ravenna, 1828). Maggiore esponente del purismo, il sacerdote veronese fu assertore dell'assoluta fedeltà alla lingua dell'"aureo Trecento" (Dissertazione sullo stato presente della lingua italiana, 1810). Alimentò il culto di Dante. Fu socio corrispondente della Crusca dal 1817.
Fonte: Biblioteca dell'Accademia della Crusca.