È un’opera ispirata alla vita di Castruccio Castracani, famoso condottiero nato a Lucca nel 1281. Prende a modello le grandi biografie classiche che idealizzano i personaggi e li descrivono come eroi straordinari e sovrumani: Castruccio è una figura mitica, un modello ideale, per le sue qualità di uomo d’armi e di uomo politico. L’opera, quindi, anche se utilizza alcuni dati storici, ha una forte connotazione letteraria.
Castruccio Castracani ebbe una vita avventurosa. Apparteneva alla nobile famiglia ghibellina degli Antelminelli e nel 1300 la fazione dei Neri lo cacciò dalla sua città . Per un breve periodo si rifugiò a Pisa, poi andò in Inghilterra dove visse a lungo, conquistando la fiducia del re Edoardo I per la sua abilità nell’uso delle armi. Costretto a tornare in Italia a causa di un omicidio commesso per motivi d’onore, visse a Verona e a Venezia; prese parte al sacco di Lucca, combatté contro Firenze e Pistoia; fu imprigionato e condannato a morte, ma venne liberato e nominato Capitano Generale della città di Lucca e in seguito duca, dall’imperatore Ludovico il Bavaro; per la sua avversione al potere temporale della chiesa, venne scomunicato e morì mentre si preparava a una nuova guerra contro Firenze.