Composta da un prologo e cinque atti, è considerata il capolavoro del teatro comico del ‘500; piacque così tanto a Francesco Guicciardini che decise di allestirla per il carnevale del 1526. La storia è ambienta a Firenze, nel 1504. Nicia, dottore in legge, un uomo di mezza età sciocco e gretto, ha per moglie Lucrezia, una donna onesta e bella, di cui è innamorato il giovane Callimaco. Nicia desidera ardentemente di avere figli e Callimaco, con l’inganno, riesce a convincerlo che la moglie resterà incinta bevendo una pozione fatta con la magica radice della mandragola. C’è un problema però: il primo che farà l’amore con Lucrezia subito dopo, morirà senza scampo! L’astuto servo di Callimaco, Ligurio, persuade Nicia a farsi sostituire nel letto da un uomo qualsiasi, un garzonaccio preso per strada; nel frattempo frate Timoteo, confessore di Lucrezia, corrotto col denaro, convince la donna a tradire il marito: l’adulterio non è un peccato se commesso a fin di bene. Così Callimaco, travestito da garzonaccio, riesce a soddisfare i suoi desideri. Quando Lucrezia scopre la verità , accetta di diventare l’amante di Callimaco, che Nicia, soddisfatto della sua futura paternità , accoglierà in casa come un amico fraterno.