Alessandro Manzoni

Letteratura e teatro
F. Hayez, Ritratto di Alessandro Manzoni, 1841. Fonte: Wikimedia Commons

Alessandro Manzoni (Milano 1785-1873) è uno dei maggiori letterati italiani del secolo XIX, vicino alle idee del romanticismo, il movimento culturale che trova la sua espressione nella rivista milanese il Conciliatore e ha come caratteristica una forte impronta civile e morale ereditata dall'Illuminismo. Per Manzoni la letteratura non deve avere come filtro l'erudizione e i libri, ma interpretare la realtà e parlare di cose utili e vere utilizzando una lingua semplice e viva, comprensibile a tutto il popolo e non solo alle classi borghesi. Queste convinzioni guidano e caratterizzano tutto il percorso di ricerca e innovazione intrapreso da Manzoni rispetto ai generi letterari con cui si confronta: la tragedia, la lirica, il romanzo. La questione della lingua, in particolare, ha per lui un valore e un significato politico e pedagogico. Manzoni se ne occupa per tutta la sua carriera di scrittore, trasferendo il problema linguistico dal piano letterario a quello della comunicazione reale, dello scambio di idee fra persone comuni: in questo consiste l'originalità del suo contributo. È un eterno lavoro che si concretizza nel romanzo I Promessi sposi, l'opera più famosa, con la quale Manzoni riesce ad avvicinare la lingua scritta all'uso vivo dei fiorentini, attuando una vera e propria rivoluzione. Quell'iniziativa coraggiosa segna una svolta netta nella storia della lingua italiana, che per la prima volta si mostra liberata da una quantità di forme e costrutti fuori d'uso e aperta a molti tratti del parlato, attinti dal fiorentino, ma in buona parte comuni alle altre parlate regionali.

Tutta l'attività letteraria di Manzoni è caratterizzata dalla volontà di connettere in modo efficace e significativo i vari generi letterari da lui praticati con la vita in tutti i suoi aspetti, quelli riguardanti le vicende personali e private e quelli legati alla realtà politica, storica e culturale del suo tempo, a cui è sempre attento e interessato. Una ricerca non esente da contraddizioni e ripensamenti, ma sempre sostenuta da un tenace, sentito impegno morale e civile

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