Versi dalla "Teseida"

    Boccaccio sperimenta un nuovo genere epico-cavalleresco in volgare ed è consapevole della sua originalità. Infatti, nelle tre ottave finali del XII libro, rivolgendosi da autore alla sua opera, dice:

     

    e perciò che tu primo col tuo legno

    seghi queste onde, non solcate mai

    davanti a te da nessuno altro ingegno

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