La Scapigliatura

     

    La Scapigliatura è un movimento artistico e letterario, attivo soprattutto fra il 1860 e il 1880, che prende il nome dal romanzo di Carlo Righetti (Cletto Arrighi) La Scapigliatura e il 6 febbraio. Nell’introduzione, Arrighi spiega il significato da lui attribuito al termine scapigliatura che utilizza come corrispondente a quello francese di bohème:

     

    La Scapigliatura è composta da individui di ogni ceto, di ogni condizione, di ogni grado possibile della scala sociale. […]

    Come il Mefistofele del Nipote, essa ha dunque due aspetti, la mia Scapigliatura.

    Da un lato: un profilo piú italiano che Meneghino (milanese), pieno di brio, di speranza e di amore; e rappresenta il lato simpatico e forte di questa classe, inconscia della propria potenza, propagatrice delle brillanti utopie, focolare di tutte le idee generose, anima di tutti gli elementi geniali, artistici, poetici, rivoluzionari del proprio paese; che per ogni causa bella, grande, o folle balza d'entusiasmo; che del riso conosce la sfumatura arguta come lo scroscio franco e prolungato; che ha le lagrime d'un fanciullo sul ciglio, e le memorie feconde nel cuore.

    Dall'altro lato, invece, un volto smunto, solcato, cadaverico; su cui stanno le impronte delle notti passate nello stravizzo e nel giuoco; su cui si adombra il segreto d'un dolore infinito... i sogni tentatori di una felicità inarrivabile, e le lagrime di sangue, e le tremende sfiducie, e la finale disperazione.

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