"Meriggiare pallido e assorto"

    Letteratura e teatro

    La caratteristica fondamentale della poesia Meriggiare pallido e assorto, contenuta nella sezione Ossi brevi di Ossi di seppia,La caratteristica fondamentale della poesia Meriggiare pallido e assorto, contenuta nella sezione Ossi brevi di Ossi di seppia, è il suono. Montale riproduce – quasi ricalca – i rumori aspri e duri della natura bruciata dal sole utilizzando in modo insistente:

     

    • parole che contengono gli stessi suoni (allitterazioni); in questo caso, in particolare nella prima strofa, il suono u e r: sterpi, schiocchi, serpi, muro, pruni, frusci;
    • consonanti doppie: meriggiare, pallido, sommo, picchi, assorto, intrecciano;
    • parole che hanno le stesse vocali finali, a partire dalla vocale con l'accento tonico (assonanze): schiocchi di merli, frusci di serpi, tremuli scricchi, calvi picchi, abbaglia, muraglia, meraviglia, bottiglia.

     

    Meriggiare pallido e assorto
    presso un rovente muro d'orto,
    ascoltare tra i pruni e gli sterpi
    schiocchi di merli, frusci di serpi.

    Nelle crepe del suolo o su la veccia
    spiar le file di rosse formiche
    ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
    a sommo di minuscole biche.

    Osservare tra frondi il palpitare
    lontano di scaglie di mare,
    mentre si levano tremuli scricchi
    di cicale dai calvi picchi.

    E andando nel sole che abbaglia
    sentire con triste meraviglia
    com'è tutta la vita e il suo travaglio
    in questo seguitare una muraglia
    che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

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