"Giorno per giorno": il figlio perduto

    Letteratura e teatro

    Giorno per giorno (1946-1947) è un poema composto da 17 strofe che fa parte della raccolta Il Dolore. Ungaretti lo scrive in memoria del figlio Antonietto, morto in Brasile nel 1939, a nove anni, per un'appendicite curata in modo sbagliato. Nella mente del padre continua ad echeggiare la voce del bambino malato e fiducioso, che chiede invano aiuto. Il dolore è straziante: Come posso resistere a tanta angoscia (tanta notte)? Come posso continuare a parlare, a lavorare, a fumare, a vivere la vita di ogni giorno? si chiede il poeta, che scrive come commento alla raccolta:

     

    Il Dolore è il libro che di più amo, il libro che ho scritto negli anni orribili, stretto alla gola. Se ne parlassi mi parrebbe d’essere impudico. Quel dolore non finirà più di straziarmi

     

    Di seguito le prime due strofe di Giorno per giorno


    ”Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto”
    E il volto già scomparso
    ma gli occhi ancora vivi
    dal guanciale volgeva alla finestra,
    e riempivano passeri la stanza
    verso le briciole dal babbo sparse
    per distrarre il suo bimbo...


    Ora potrò baciare solo in sogno
    le fiduciose mani...
    E discorro, lavoro,
    sono appena mutato, temo, fumo...
    Come si può ch’io regga a tanta notte?...
    […]

     

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