Louis Gauffier, “La Vallée de l’Arno”, olio su tela, 1790, Paris, Musée Marmottan Monet
Nel brano che hai letto ti sei imbattuto nella parola: crocchiolavano: «le galline, accovacciate sotto la parata, crocchiolavano di rado». Crocchiolare è una “voce onomatopeica”, cioè una parola formata a partire dal suono che l’oggetto produce. Essa indica il verso della gallina. Crocchiolare non è l’unica voce onomatopeica dell’italiano. Ne esistono molte altre, alcune delle quali di uso frequente. Ecco qualche esempio:
Bisbigliare: parlare a bassa voce, mormorare.
Ronzare: si dice degli insetti che volano emettendo un suono sordo con il movimento frenetico delle ali; ma può significare anche ‘girare intorno’.
Ticchettare: produrre un suono secco e breve, come il rumore delle lancette dell’orologio.
Tintinnare: emettere un suono squillante (‘tin’) come quello delle monete che urtano tra di loro, o i bicchieri, ecc.
Per saperne di più visita il sito dell’Accademia della Crusca.