Dal latino all'italiano: morfologia e sintassi

Siena, piazza del Campo (autore Philip Capper)

Siena, Piazza del Campo. Foto di Phillip Capper (2005) (licenza)

Le consonanti finali, in latino, indicavano il “caso”, ovvero il valore sintattico di quella determinata parola. Cadute le consonanti finali, fu necessario:

 

a) dare un ordine alla frase che mettesse al primo posto il soggetto;

b) introdurre degli elementi che indicassero la funzione sintattica delle parole (articoli e preposizioni).

 

Fu così che la frase: Arma virmumque cano , che è l’inizio dell’Eneide di Virgilio, diviene: Canto le armi e l’uomo.

E: Cui dono lepidum novum libellum arida modo pumice expolitum? (Catullo, Carmina I, 1) diviene: A chi dono un nuovo simpatico libretto, appena ripulito con la pietra pomice?

 

Osserva, nei due esempi:

a) il passaggio da una sequenza Oggetto – Verbo ad una Verbo – Oggetto;

b) l’inserimento di preposizioni semplici (a, con) e articoli.