Dopo un breve soggiorno a Pisa, la famiglia di Petrarca si trasferisce ad Avignone, dove ser Petracco ha ottenuto un incarico presso la sede pontificia. A Carpentras, vicino ad Avignone, Francesco si avvicina alla grammatica e alla retorica sotto la guida di un altro esule toscano, il notaio Convenevole da Prato; per volontà del padre inizia a studiare legge, prima all’Università di Montpellier, in seguito a Bologna, con il fratello Gherardo; qui si dedica anche ai classici – la sua vera passione – e entra in contatto con la poesia lirica volgare. Rimane a Bologna fino alla morte del padre, poi torna ad Avignone e abbandona gli sudi giuridici per occuparsi di poesia.