Cronologia

Nascita di Dante

1265

Dante (il nome di battesimo era Durante) nasce a Firenze, da Alighiero II degli Alighieri e Bella (forse della famiglia degli Abati). Dante si farà vanto di discendere da Cacciaguida, nobile cavaliere morto in Terrasanta durante la crociata del 1148.

L'incontro con Beatrice

1274

Incontra per la prima volta Beatrice (cioè Bice di Folco Portinari) e si innamora di lei, che sarà fonte di ispirazione per tutta la sua opera.

Il matrimonio

1285

(circa) - Sposa Gemma Donati, da cui ha tre figli.

Campaldino e Caprona

1289

Combatte a Campaldino contro i Ghibellini di Arezzo (11 giugno) e partecipa alla presa del castello pisano di Caprona. In questo periodo diventa amico di Brunetto Latini e Guido Cavalcanti, che avranno grande influenza nella sua formazione culturale e poetica.

La morte di Beatrice

1290

Muore Beatrice, che nel frattempo aveva sposato Simone Bardi.

Gli studi di teologia

1293 - 1294

Dante approfondisce i suoi studi di teologia e filosofia presso la scuola francescana di Santa Croce e la scuola domenicana di Santa Maria Novella.

L'impegno politico

1295 - 1300

Dante inizia la sua attività politica tra i Guelfi Bianchi che si opponevano ai Neri, i quali, col pretesto di sedare le sanguinose lotte interne alla città, auspicavano l’intervento delle truppe francesi e pontificie. Dante, nominato priore, per evitare questa ingerenza esterna, approva la decisione di inviare al confino i capi di entrambe le parti.

L'occupazione di Firenze

1301

(1 novembre) - Carlo di Valois, inviato dal papa col pretesto di riportare la calma a Firenze, occupa la città e fa rientrare i Neri, che prendono in mano il governo del comune. In quel momento Dante è a Roma proprio come ambasciatore presso la corte pontificia.

La condanna

1302

10 marzo - Poiché il poeta non si piega alle condizioni imposte per il suo ritorno a Firenze una seconda sentenza lo condanna a essere bruciato vivo qualora rientri nel territorio cittadino. Per Dante inizia l’esilio, che durerà fino alla morte.

Le accuse

1302

27 gennaio - Con lo scopo di escluderlo definitivamente dalla vita politica cittadina, Dante viene accusato di baratteria (appropriazione di denaro pubblico) e condannato, oltre a pagare cinquemila fiorini di multa, a due anni in esilio e all’esclusione dagli uffici pubblici per tutta la vita.

L'esilio

1302 - 1304
Partecipa a vari tentativi di rientrare in Firenze, alleandosi anche con i Ghibellini; dopo i ripetuti fallimenti, in totale disaccordo, Dante decide di far «parte per se stesso». Inizia un lungo, solitario peregrinare di corte in corte.

Da Verona a Lucca

1304 - 1309

Dante è ospite di Bartolomeo della Scala, signore di Verona, poi del marchese Francesco Malaspina in Lunigiana, del conte Guido da Battifolle a Poppi, nel Casentino e, per un periodo più lungo, si stabilisce a Lucca.

A Milano

1311
L’avvento di Enrico di Lussemburgo (Arrigo VII) riaccende le speranze dei Ghibellini e di chi, come Dante, sperava che l’imperatore potesse riportare ordine e giustizia in Italia. In quest’anno Dante si reca a Milano per incontrarlo e rendergli omaggio.

Da Cangrande a Verona

1312 - 1318
È ospite di Cangrande della Scala a Verona, dove divulga le prime due cantiche della Commedia.

La morte di Arrigo VII

1313
Arrigo VII muore improvvisamente.

L'invito fiorentino

1315

Dante riceve da Firenze un invito alla riconciliazione, ma il poeta non si piega alle condizioni umilianti e rifiuta.

A Ravenna

1319 - 1321

Si trova a Ravenna presso la corte di Guido Novello da Polenta.

La morte

1321
Ritornando da Venezia dove si era recato per una missione diplomatica su incarico di Guido da Polenta, si ammala di febbri malariche; muore a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre.