Il celebre "rosso Valentino".
Valentino Garavani, “la Rolls Royce della moda. La grande notizia è che Valentino fa concorrenza a Parigi. Il suo stile ha le stesse qualità dei grandi come Dior, Jacques Fath e Balenciaga. È impalpabile, come la bellezza o il sex appeal, ma fa venire a tutte le donne la voglia di comprare”: questo asseriva Eugenia Sheppard dell’International Herald Tribune, nel 1967. Quell’anno, lasciata la passerella della Sala Bianca (dove aveva debuttato nel ’62, con la poca visibilità data ai giovani ma con tanto clamore) e vinto un Neiman Marcus Award, aveva iniziato a sfilare nel suo atelier Ancora del ‘67 apparve il famoso logo con la “V” che due anni dopo dilagò sulla linea prêt à porter per le cui presentazioni scelse, fra Firenze, Roma e Milano … Parigi. Indimenticabile il suo “rosso Valentino”, anche se traeva volentieri ispirazione dall’arte del passato: Una delle sue più note collezioni la dedicò, nel 1989, a Josef Hoffmann e alla Wiener Werkstatte, adattandone i motivi geometrici con assoluta contemporaneità , come sempre.
Fonte dell'immagine: wuz.it
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