Il primo testo scritto di Ruzante giunto fino a noi è la Pastoral, del 1518, che risente (come rivela il titolo) della letteratura pastorale, riproducendone temi e schemi in una più ampia dimensione drammatica. Ma la lingua del protagonista, che si chiama Ruzante, prende le distanze dalla lingua letteraria tipica della poesia arcadica, per adottare risolutamente il dialetto pavano (il padovano rustico usato in questa letteratura espressionistica), oltre al dialetto bergamasco di due personaggi minori, un vecchio medico e un suo servo. Successivamente a questa opera, il dialetto pavano dominerà tutta l’invenzione drammatica del Beolco, il cui nome di autore e attore (Ruzante) si identificherà con quello del suo personaggio.