"Novelle per un anno"

    Letteratura e teatro

    Nel 1922, Pirandello inizia a seguire un piano preordinato per raccogliere le novelle in volumi: l’idea è quella di offrire al lettore una novella al giorno nel corso di un anno, per un totale di 365 novelle; per questo, la raccolta si intitola Novelle per un anno. Questa doveva comprendere una serie di ventiquattro volumi, ma ne vengono realizzati soltanto quattordici: Scialle nero (1922), La vita nuda (1922), La rallegrata (1922), L’uomo solo (1922), La mosca (1923), In silenzio (1923), Tutt’e tre (1924), Dal naso al cielo (1925), Donna Mimma (1925), Il vecchio Dio (1926), La giara (1928), Il viaggio (1928), Candelora (1928), Berecche e la guerra (1934). Ogni volume prende il titolo dalla prima novella e le novelle stesse sono accostate senza un disegno che suggerisca una “morale”, ma secondo una casualità e un frazionamento dei temi assolutamente volontario, in cui il lettore può muoversi con piena libertà. Anche le modalità secondo le quali viene organizzata la raccolta intendono confermare ciò che Pirandello andava dimostrando sia nei romanzi che nel teatro, cioè la frammentarietà dell’esperienza moderna e l’impossibilità di suggerire modelli ideologici o di comportamento.


    Nelle novelle di ambientazione siciliana (per esempio, La patente, Ciàula scopre la luna, Il vitalizio, La giara ecc.) si vedono in azione personaggi di tutte le classi sociali, tutti quanti caratterizzati da comportamenti stravolti che li fanno apparire come maschere grottesche. Un analogo stravolgimento caratterizza anche i personaggi delle novelle di ambiente romano, ma con un colorito più grigio, da “travet”, per protagonisti che appartengono alla borghesia medio-piccola. Si creano situazioni paradossali e surreali scambi e sdoppiamenti: è il tema del “doppio”, ossia della divisione schizofrenica dell’individuo, anche questo presente sia nei romanzi che nel teatro. Ricordiamo per esempio le novelle Pari, Nené e Niní, Tanino e Tanotto, La disdetta di Pitagora, Due letti a due ecc. Un altro tema ricorrente è quello della morte che scatena situazioni paradossali, come nel caso di Notizie dal mondo, La morte addosso, L’illustre estinto; ma ritorna anche il tema dell’individuazione di “segni” apparentemente marginali che alludono a una vita che sfugge al personaggio in questione (La vita nuda, Il viaggio, La realtà del sogno).

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