La malora – che dà il titolo a questo romanzo breve – è la sfortuna, la cattiva sorte a cui nessuno sfugge e che perseguita Agostino Braida, protagonista della storia. Agostino narra in prima persona le vicende della sua povera famiglia di contadini che vive nelle terre aride e sterili dell'alta Langa. L'esistenza dei contadini che vivono in questi luoghi è una lotta senza speranza contro la violenza della natura e la cattiveria degli uomini A causa della miseria, Agostino a diciassette anni viene venduto come servitore al mezzadro Tobia, mentre il fratello deve entrare in seminario, dove si ammalerà di tisi. Unica luce nella vita di Agostino è l'amore per la servetta Fede, che assiste la moglie ammalata di Tobia; la ragazza però verrà costretta a un matrimonio d'interesse. Alla fine Agostino potrà tornare a casa libero, ma non riuscirà mai a sottrarsi alla miseria e alla fatica.