È un’opera di erudizione mitologica in 15 libri, scritta in latino: i primi 13 sono organizzati in base alla struttura delle famiglie degli dei pagani, gli ultimi due contengono un’esaltazione della poesia come fonte di verità e di salvezza.
Boccaccio, che lavorò a lungo alla Genealogia senza mai giungere alla stesura definitiva, si sofferma soprattutto sul significato allegorico dei miti, cioè sui concetti morali e sui i preziosi insegnamenti nascosti dentro queste antiche e affascinanti storie. I suoi riferimenti sono soprattutto Tusculanae e De natura deorum di Cicerone.