Il romanzo Il fuoco prende ispirazione dalla complessa relazione sentimentale che in quel periodo D’Annunzio sta vivendo con l’attrice Eleonora Duse. È ambientato a Venezia, una città raffinata ma in totale disfacimento. Il protagonista, Stelio Effrena – nome che evoca l’idea di una grande energia priva di qualsiasi freno – è un giovane uomo che ambisce a comporre un’opera d’arte in cui si fondono poesia, musica e danza, capace di dare vita a una nuova forma di teatro. Questa straordinaria creazione artistica servirà a fortificare e a plasmare lo spirito nazionale degli italiani, come le opere di Wagner erano riuscite a fare per il popolo tedesco. Ma una donna fatale, Foscarina Perdita – nome che evoca l’oscurità e la devastazione – attrice famosa ormai non più giovane, crea ostacoli al giovane artista nella realizzazione del progetto con il suo amore ossessivo e possessivo. Alla fine Perdita rinuncerà a Effrena per lasciarlo libero di seguire le sue aspirazioni.
Il fuoco avrebbe dovuto dare inizio a un ciclo intitolato I romanzi del melograno (cioè dell’abbondanza) in cui il destino del protagonista avrebbe avuto uno sviluppo e una conclusione; l’opera invece non ebbe alcun seguito.