Pronuncia allungata della vocale tonica, anche in parole ossitone (con l'accento sull'ultima sillaba), per cui si ha partìita per partìta, ma anche bontà a per bontà .
Sonorizzazione (passaggio dalla pronuncia sorda a quella sonora) generalizzata di s intervocalica e di z iniziale, per cui cosa (con s sorda) passa a cosa (con s sonora) e zucchero (con z sorda iniziale) passa a zucchero (con z sonora).
Tratti morfosintattici:
Presenza dell'articolo determinativo davanti a nomi propri di persona (sia maschili che femminili), per cui il Carlo, la Monica.
Uso di perifrasi progressive del tipo essere dietro a/che, essere qui/là che al posto di stare + gerundio.
Frequente aggiunta di su, giù e via alle forme di alcuni verbi che assumono significati diversi: far su i mestieri per 'riordinare la casa', far su gli avanzi per 'togliere di mezzo gli avanzi', dar giù per 'dimagrire', menar via per 'portare in prigione'.
Uso di me e te in funzione di soggetto, per cui ci penso me, lo dici te.
Uso di mica e no in posizione postverbale per costruire frasi negative, per cui so mica 'non so', vengo mica 'non vengo', so no 'non so', dormo no 'non dormo'.
Tratti morfosintattici comuni anche all'italiano popolare:
Sovraestensione del femminile in -a rispetto a quello in -e, per cui una casa granda per 'una casa grande'.
Introduzione di ci al posto di gli/le/loro in contesti di rafforzamento pronominale, per cui non ci dire niente alle tue sorelle.
Accumulo di preposizioni in casi del tipo qualcosa di per vivere, l'ha messo in del frigo.
Lessico:
In ambito lessicale è opportuno distinguere i lombardismi che sono passati in italiano dalle parole che rappresentano geosinonimi propri della regione e che trovano corrispondenti semantici in altre zone d'Italia.
I lombardismi entrati in italiano appartengono prevalentemente all'ambito economico (hanno avuto origine nell'industria o sono nati e si sono diffusi dal gergo sindacale); si tratta in molti casi di parole complesse (o polirematiche) e di locuzioni ed espressioni idiomatiche: base industriale, case operaie, capitano d'industria, calmiere, caseggiato, finca 'colonna di una tabella', scartoffie, calcestruzzo, cemento armato; e poi brughiera, paninaro, pirottino 'contenitore singolo pieghettato per pasticcini, cioccolatini, ecc.', soffoco 'afa', spocchia e le espressioni figlio della serva, fare una topica 'fare una figuraccia', essere in bolletta, teppa, teppista, secchione.
Tra i geosinonimi si segnalano: bianchino 'bicchiere di vino bianco', bologna 'mortadella', cornetti 'fagiolini', fregarsi 'stropicciarsi (gli occhi)', moneta 'spiccioli', patello 'pannolino per bambini', plafone 'soffitto', sberla 'schiaffo', vera 'fede matrimoniale'.