Così risponde Petrarca a un medico di cui non si conosce il nome, che lo aveva attaccato sostenendo che la poesia non è necessaria e che quindi è priva di valore:
[…] la poesia assolutamente non è necessaria dunque la poesia è senza nobiltà e senza dignità . Tu affermi lo stesso o lo pensi... Pazzo da legare! Credi dunque che l’essere necesssaria implichi la nobiltà di un’arte. È tutto il contrario. Altrimenti un contadino sarebbe il più nobile di tutti i lavoratori: il calzolaio, il fornaio, e persino tu, se smettessi d’ammazzare, sareste tenuti in gran pregio.