In questa poesia, scritta il 27 agosto del 1895 dopo un breve soggiorno a Courmayeur, in val d’Aosta, Carducci descrive il paesaggio delle Alpi, silenzioso e magnifico nella quiete del mezzogiorno (mezzodì)
Nel grande cerchio de l’alpi, su ’l granito
Squallido e scialbo, su’ ghiacciai candenti,
Regna sereno intenso ed infinito
Nel suo grande silenzio il mezzodÃ.
Pini ed abeti senza aura di venti
Si drizzano nel sol che gli penetra,
Sola garrisce in picciol suon di cetra
L’acqua che tenue tra i sassi fluÃ.