La lettera di Leopardi al padre

     

    Nella lettera del 2 marzo 1818 indirizzata al padre, Leopardi afferma di aver seguito in ogni cosa l’edizione di Mansard, eccetto solamente nella punteggiatura e, a proposito della Canzone Di pensier in pensier, di monte in monte (CXXIX, verso 63) scrive:

     

    […] ci siamo discostati una volta dalla edizione del professore Marsand, e ciò è nell’infrascritto passo […] Poscia fra me pian piano: // Che sai tu lasso? forse in quella parte // Or di tua lontananza si sospira: // Ed in questo pensier l’alma respira. Che sai tu lasso? è la lettura corretta. Ma le tre edizioni seguite dal Marsand, in cambio di che sai, hanno che fai, lezione priva di significato […]. 

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