Una lingua sgrammaticata?

La Gazzetta dello sportSe hai ascoltato con attenzione il video ti sarai accorto che l’italiano del documentario presenta tutti i tratti che caratterizzano il “linguaggio dello sport”.

 

1. Tecnicismi. Tra i tecnicismi tipici del ciclismo ci sono “volata” e “fuga”. La prima è lo scatto che un ciclista compie in prossimità del traguardo per staccarsi dal gruppo. La seconda indica invece la progressiva accelerazione che un ciclista fa per staccarsi dal gruppo molto prima del traguardo. Vince in volata il “velocista”, colui cioè che è molto veloce, ma non ha sufficiente resistenza; “Arriva in fuga al traguardo” il “passista”, cioè il ciclista capace di tenere un’andatura veloce per molti chilometri, ma che sa che in “volata” verrebbe battuto dai concorrenti più veloci di lui. Altri tecnicismi che potresti incontrare in una cronaca ciclistica, sono: “scalatore”, cioè un ciclista forte in salita; “discesista”, un ciclista specializzato nella discesa; “gregario”, un ciclista che ha il compito di precedere il capitano della sua squadra e aiutarlo a vincere.

 

2. Espressività. Hai fatto caso a come viene definito Costante Girardengo? Il “campionissimo”. Dal punto di vista morfologico “campionissimo” è un errore, dato che si tratta di un sostantivo cui viene applicato un suffisso alterativo aggettivale. Dal punto di vista della comunicazione, però, il termine è molto efficace, fortemente espressivo.

 

3. Soprannomi. Proprio la ricerca dell’espressività, poi, spiega il ricorso a soprannomi: nel caso di Girardengo “l’omino di Novi”. Coppi, un altro grande ciclista del passato, verrà chiamato “l’Airone”, per le sue lunghe gambe; Marco Pantani “il Pirata”, per il fazzoletto di stoffa (“la bandana”) con cui si copriva la testa.

 

4. Slogan. Anche il ricorso a slogan o a frasi ad effetto è tipico del linguaggio sportivo. Così Girardengo rappresenta il detto “volere è potere”.

 

5. Traslati e metafore. L’espressione “Giganti della strada” è, ad esempio, una metafora: i ciclisti infatti sono forti come dei giganti che percorrono le strade di montagna. Lo speaker parla, poi, di duelli e sfidanti («Ma con il primo grande campione del ciclismo arrivano anche i primi sfidanti e con loro i duelli sulle montagne…»): un lessico che deriva dalla scherma e che viene “traslato” (trasportato) al ciclismo.