Il giro d'Italia

La Gazzetta dello SportIl Giro d’Italia nacque nel 1904, grazie ad un quotidiano, la “Gazzetta dello Sport”. La “Gazzetta” era stata fondata nel 1896 ed era stampata su carta rosa. Dal colore del giornale derivò anche il colore della maglia del vincitore del Giro: il rosa. La “Maglia rosa” è tuttora indossata dal corridore che, durante la gara, è primo in classifica. (Se vuoi seguire il Giro d’Italia, puoi consultare la versione on line del giornale, oppure seguire gli “speciali” dedicati dai maggiori quotidiani italiani: “Il Corriere della Sera”, “La Repubblica”, ecc.).

 

Sin dalla prima edizione, il Giro d’Italia si svolse nel mese di maggio. Vince il ciclista che raggiunge il punteggio più alto in classifica durante otto tappe (con tappa si intende la frazione di una corsa ciclistica). Come tutte le corse a tappe, per vincere non basta essere il più veloce in pianura e in salita; bisogna avere anche ottime doti di resistenza. Il vincitore riceve un premio in danaro: il montepremi (“la somma dei premi”) delle prime edizioni era di circa 25000 lire (la moneta italiana sostituita dall’euro); nelle più recenti edizioni supera i 10.000 euro.

 

Al Giro partecipano atleti da tutto il mondo. Nelle prime edizioni il Giro era aperto a concorrenti (“i partecipanti alla gara”) sia maschili sia femminili. Dal 1988, però, le donne non sono più ammesse: esiste per loro il “Giro donne” che si svolge nel mese di luglio.