Raddoppiamento

Fonologia

Il raddoppiamento (o anche rafforzamento) iniziale è il fenomeno per cui la consonante iniziale di una parola può essere raddoppiata quando è preceduta da de­terminate parole uscenti in vocale. Tale raddoppiamento, che si avverte nella pronuncia ma non viene registrato nella nostra scrittura comune, è provocato quindi dalla fine della parola precedente e ciò accade quando questa è:

 

- una parola tronca (che per iscritto porta l’accento grafico): perché ridi? si pro­nuncia /per'ke 'rridi/; andò via / an'do 'vvia/; sarà fatto /sa'ra 'ffatto/;

- un monosillabo tonico (che porti o no l’accento grafico): è lui /'ε 'llui/; là so­pra /'la 'ssopra/; ho freddo /'ɔ 'ffreddo/; so tutto /'sɔ 'ttutto/. Nella nostra frase di esempio il fenomeno è presente tra è e già, che danno èggià;

- alcuni monosillabi atoni (a, e, o, ma, se, tra, fra, che, chi): a Roma /a 'rroma/; e tu /e 'ttu/; se credi /se 'kkredi/.

 

La scrittura normale non tiene conto di questo fenomeno, a meno che le due parole non siano già stabilmente unite; in tal caso il raddoppiamento si trova incorporato: vedi le parole soprattutto, soprammobile, cosiddetto, contraddire, appena, chissà, ossia, vattene, ecc.

 

Il raddoppiamento iniziale è normale in tutta l’Italia centro-meridionale e particolarmente esteso in Toscana (dove si ha pure dopo da, dove, come). Manca, invece, nella pronuncia tipica dell’Italia settentrionale, dove è generale la mancanza di consonanti doppie.