3.3 Sintassi

Varietà dell'italiano

A livello sintattico, come fatti peculiari sono da segnalare:

 

(a) estensioni di concordanze a senso del tipo la gente applaudivano o qualche uomini;

 

(b) nella frase relativa, non solo la pressoché sistematica adozione del che polivalente, diffusa in generale nel parlato, ma anche la sovraestensione di dove (il giorno dove mi sono sposata), la commistione del modello analitico con quello sintetico (ho ricevuto la lettera che con la quale mi dici che stai bene), l’uso di la quale non preceduto da preposizione (la tua lettera la quale mi sono rallegrato), anche invece di che pronome e talvolta perfino congiunzione (capisco la quale stai bene);

 

(c) la ripetizione del clitico in perifrasi con i verbi modali (ti devo dirti);

 

(d) costrutti particolari come il periodo ipotetico col doppio condizionale (se saresti tu al posto mio, faresti la stessa cosa) o col doppio imperfetto congiuntivo (se potessi, lo facessi), diversamente distribuiti nelle varie aree;

 

(e) oltre alle sistematiche riprese clitiche degli elementi dislocati a sinistra del tipo a me mi piace (caratterizzanti, come si è detto, solo in rapporto allo scritto standard), va segnalata la frequenza delle frasi con tema sospeso (io mi pareva un miracolo) e anche con l’oggetto preposizionale (ho incontrato a Giuseppe); non rare le anticipazioni del verbo (dormire, dormo su un pagliericcio, citato da Spitzer 1976, p. 40).