Congiunzioni subordinanti

Morfologia

Le congiunzioni subordinanti si dividono in vari tipi:

 

- dichiarative: che, come.

 

- causali: perché, poiché, giacché, siccome, dato che, visto che, ecc.

 

- finali: perché, affinché, ecc.

 

- temporali: quando, mentre, appena (che), dopo che, prima che, dal tempo che, finché, ogni vol­ta che, ecc.

 

- consecutive: così... che, tanto... che, tanto... da, in modo... da, ecc.

 

- concessive: benché, sebbene, per quanto, quantunque, malgrado che, ecc.

 

- condizionali o ipotetiche: se, purché, a condizione di, qualora, caso mai, posto che, nel caso che, ecc.

 

- modali: come, come se, ecc.

 

- comparative: più... che, meno... che, meglio... che, peggio... che, più di quello che, tanto più... quanto più, piuttosto che ecc.

 

Un uso errato di recente diffusione

Si segnala che l’uso della locuzione congiunzionale piuttosto che con valore di semplice disgiuntiva (o, oppure) è errato. Si tratta di un regionalismo di area lombarda che tende a diffondersi perché di aspetto più ricercato della semplice disgiuntiva, ma che ingenera confusione nell’interpretazione del senso del discorso. Piuttosto che implica una chiara preferenza tra più termini e quindi non può valere come semplice disgiuntiva. Es. Andrò in vacanza in Provenza piuttosto che in Spagna significa che preferirò decisamente la Provenza e che non sono davanti alla libera scelta tra le due destinazioni.

 

- eccettuative: (che esprimono l’«eccezione», cioè l’esclusione di qualcosa): fuorché, eccetto che, salvo che, tranne che, a meno che ecc.

 

- interrogative: se, come, perché, quando (alle quali si aggiungono gli avverbi dove, quan­to, ... e i pronomi interrogativi che, quale,..).