Il Veneto, in epoca postunitaria, è stata tra le regioni in cui i fattori di italianizzazione dei dialetti, come l’istruzione, le migrazioni e anche la prima guerra mondiale, hanno agito in modo costante e relativamente veloce. Già dalla fine dell’Ottocento ci sono testimonianze di studiosi e scrittori (in primo luogo E. De Amicis nel suo Idioma gentile che descrivono la formazione della varietà veneta dell’italiano. Nel corso del Novecento quindi l’italianizzazione ha fatto grandi progressi anche se, sul fronte dell’uso del dialetto in famiglia, il Veneto è ancora ai primi posti delle statistiche nazionali.
L’italiano regionale del Veneto non è del tutto uniforme: ben caratterizzate risultano le varietà veneziana e quella delle zone montane; inoltre Verona città presenta una varietà molto più influenzata dal dialetto sottostante rispetto alle altre province della regione.