Frasi completive oggettive dirette che dipendono da verbi di percezione/verbi causativi/nomi o aggettivi

Sintassi

a) dipendenza da verbi di percezione

I verbi come sentire, ascoltare, vedere, guardare, osservare richiedono spesso un elemento aggiuntivo all’argomento, quando devono dare un’informazione specifica su quest’ultimo. Questo elemento aggiuntivo può essere espresso da elementi nominali (di solito un’espressione preposizionale), ma più spesso con un’oggettiva. Notiamo la differenza tra

 

Paola ha visto la nave

 

dove si dice solo che ha visto “la nave”, e

 

 

dove l’informazione specifica è data dall’“arrivo” e questo particolare è espresso con maggiore efficacia dall’oggettiva.

 

b) dipendenza da verbi causativi

Con i verbi fare e lasciare usati come causativi l’argomento oggetto diretto è rappresentato tipicamente dall’oggettiva, più spesso di tipo implicito, ma talvolta anche di tipo esplicito. Il solito schema grafico della struttura del nucleo mette bene in evidenza il funzionamento di questi verbi, che sono trivalenti:

 

 

Se consideriamo come un tutt’uno il verbo causativo e il verbo dell’oggettiva lo schema non cambia:

 

 

È interessante notare che al (o dal) meccanico e i turisti funzionano da soggetti logici delle oggettive implicite col verbo all’infinito riparare ed entrare; ciò appare chiaro con l’oggettiva esplicita che è abbastanza frequente con il verbo lasciare: … ha lasciato che i turisti entrassero al museo.

 

c) dipendenza da nomi o aggettivi

Anche molti nomi e aggettivi, che hanno dentro di sé un significato simile a quello di verbi corrispondenti, possono essere seguiti da un’oggettiva, implicita (se il soggetto dell’oggettiva è lo stesso del verbo reggente) o esplicita:

 

Speravo di rivedere Anna

La mia speranza di rivedere Anna

Ero fiducioso di rivedere Anna

 

Speravo che Anna tornasse

Avevo speranza che Anna tornasse

Ero fiducioso che Anna tornasse