Parlami d’amore Mariù (C. A. Bixio - E. Neri), 1932

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    Spartito di "Parlami d'amore Mariù"

    Per avere un’idea del ruolo svolto dal compositore C[esare] A[ndrea] Bixio (1896-1978) nella canzone italiana del Novecento, basta menzionare alcune tra le oltre cinquecento canzoni da lui composte in una lunghissima carriera: Portami tante rose, Violino tzigano, Il tango delle capinere, Mamma, Vivere, Canta se la vuoi cantar, Il valzer dell’organino, Lasciami cantare un canzone, Miniera, La canzone dell’amore, Madonna Fiorentina... e naturalmente Parlami d’amore Mariù, colonna sonora del film per la Cines di Mario Camerini Gli uomini, che mascalzoni! cantata da un giovane, indimenticabile Vittorio De Sica.

     

    Il successo della radio, l’avvento (nel 1930, con la Canzone dell’amore di Gennaro Righelli, che si svolge proprio in uno studio discografico, e la colonna sonora di Bixio) del cinema sonoro, portano ai primi successi di massa della “musica leggera”, di cui Bixio resterà un protagonista per ben più di mezzo secolo.

     

    In questa celebre canzone (innumerevoli le cover, persino di Mal dei Primitives negli anni Sessanta e più di recente dei La Crus) colpisce l’inconsueto nome della protagonista (curiosamente, è lei, e non il corteggiatore, che deve “parlare d’amore”), Mariù, che, si disse, era ispirato a quello di una delle sorelle del Pascoli, ma che più probabilmente è legato ad esigenze di rima (Mariù : blu : tu : più). Ci fu un’impennata delle bambine chiamate Mariù, in quell’italietta fascista col culto della donna-madre. Il resto (inversioni aggettivo-sostantivo: gli occhi tuoi belli; posposizioni sintattiche: anche se avverso il destino domani sarà; caduta delle atone finali in confine di verso: sospirar) rientra nell’armamentario della canzonetta ancien régime, il cui successo non mancherà di influenzare (e di riecheggiare) alcune delle scelte linguistiche degli italiani.

    Come sei bella più bella stasera Mariú!
    Splende un sorriso di stella negli occhi tuoi blu!
    Anche se avverso il destino domani sarà
    Oggi ti sono vicino, perché sospirar?
    Non pensar!

    Parlami d’amore, Mariù!
    Tutta la mia vita sei tu!
    Gli occhi tuoi belli brillano
    Fiamme di sogno scintillano
    Dimmi che illusione non è
    Dimmi che sei tutta per me!
    Qui sul tuo cuor non soffro più
    Parlami d’amore, Mariù!
    Parlami d’amore
    Parlami d’amore
    Parlami d’amore, Mariù!

     

    Lorenzo Coveri

    [Da: Italia linguistica: gli ultimi 150 anni, nuovi soggetti, nuove voci, un nuovo immaginario, a cura di Elisabetta Benucci e Raffaella Setti, Firenze, Le Lettere, 2011, p. 79]

     

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