Tutti i verbi predicativi possono essere classificati, in base alla loro valenza, in 5 tipi: zerovalenti, monovalenti, bivalenti, trivalenti e tetravalenti.
Gli zerovalenti sono quei verbi che in italiano e in altre lingue non hanno argomenti, nemmeno l’argomento soggetto, e per questo sono tradizionalmente chiamati “impersonali”: sono i cosiddetti verbi atmosferici piovere, nevicare, grandinare e altri, che rappresentano compiutamente i rispettivi fenomeni, senza bisogno di affiancare un soggetto alle forme verbali. Piove, nevica, grandina sono espressioni già di senso compiuto, quindi sono vere e proprie frasi. Es. Piove
I monovalenti hanno solo l’argomento soggetto, es. sbadigliare, tossire, russare, nascere, morire, vivere (nel senso puro di ‘essere in vita’), splendere, brillare, scoppiare, abbaiare, miagolare, vagire, starnutire, ecc. Es. Luigi sbadiglia
I bivalenti, che hanno un secondo argomento oltre al soggetto, si possono distinguere anche in base alla reggenza diretta o indiretta:
verbi come pulire, sporcare, tagliare, amare, odiare, leggere, scrivere, dipingere … hanno il secondo argomento diretto;
verbi come giovare, piacere, spettare, andare (nel senso di ‘dirigersi verso un luogo’) hanno il secondo argomento indiretto.
Verbi bivalenti:
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I trivalenti, oltre al soggetto possono avere:
Verbi trivalenti:
I tetravalenti oltre al soggetto hanno un secondo argomento diretto e due argomenti indiretti: tradurre, trasferire, spostare qualcosa da ... a…
Verbi tetravalenti:
argom. soggetto, un argomento diretto e due indiretti; es. Maria traduce romanzi dal russo al danese (passivo: romanzi sono tradotti dal russo al danese da Maria)
Complessivamente si hanno, dunque, 7 classi di verbi predicativi.