Nasce a Pisa, il 15 febbraio, dal fiorentino Vincenzo Galilei (studioso e insegnante di musica) e da Giulia degli Ammannati da Pescia.
La nascita
Nasce a Pisa, il 15 febbraio, dal fiorentino Vincenzo Galilei (studioso e insegnante di musica) e da Giulia degli Ammannati da Pescia.
Prime scoperte
Osservando le oscillazioni di una lampada nel Duomo di Pisa scopre l’isocronismo pendolare. Inventa la bilancetta e ne descrive l’uso.
Il periodo padovano
Comincia il periodo dell’insegnamento di matematica presso l’Università di Padova. Aderisce alle teorie copernicane.
Accademico della Crusca
Viene eletto Accademico della Crusca con il nome di Linceo.
Il compasso
Fa stampare a sue spese l’opuscolo Le operazioni del compasso geometrico e militare. Lo strumento descritto era costruito nell’officina che lo scienziato aveva nella sua abitazione.
Il cannocchiale e il "Sidereus Nuncius"
Costruisce e utilizza il cannocchiale. Pubblica il Sidereus Nuncius, (1610) con cui comunica al mondo le sue scoperte . Torna a Firenze, presso il Granduca di Toscana, con la nomina a “Primario matematico e filosofo”.
Le scoperte astronomiche
L’Accademia dei Lincei pubblica la Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari.
I sospetti della Chiesa
Scrive la Lettera su scienza e fede a Cristina di Lorena, granduchessa di Toscana. I teologi del Sant’Uffizio censurano le proposizioni intorno al moto della Terra e condannano il sistema copernicano.
È stampato "Il saggiatore"
L’Accademia dei Lincei cura la stampa del Saggiatore, che è dedicato al nuovo Pontefice, Urbano VIII. Con quest’opera Galileo risponde alle accuse mossegli dalla Libra del Grassi.
È stampato il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo"
A Firenze è stampato il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.
La condanna
Il 22 giugno, nella sala del Convento domenicano di Santa Maria a Roma è pronunciata la sentenza contro Galileo: ribadita l’erroneità della teoria copernicana, è condannato all’abiura, al carcere, alla recita settimanale dei salmi penitenziali ed è intimata la distruzione di tutte le copie del Dialogo. Galileo sottoscrive l’abiura. Gli viene concesso di ritirarsi ad Arcetri, presso Firenze.
L’ultima opera
A Leida vengono stampati i Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla mecanica et i movimenti locali.
La morte
L’8 gennaio muore nella sua casa di Arcetri a Firenze. La salma è tumulata nel campanile del noviziato di Santa Croce. Oggi le spoglie di Galileo si trovano nel mausoleo eretto in Santa Croce.