Cronologia

La nascita

1564

Nasce a Pisa, il 15 febbraio, dal fiorentino Vincenzo Galilei (studioso e insegnante di musica) e da Giulia degli Ammannati da Pescia.

Prime scoperte

1583 - 1586

Osservando le oscillazioni di una lampada nel Duomo di Pisa scopre l’isocronismo pendolare. Inventa la bilancetta e ne descrive l’uso.

Gli interessi letterari

1588

Tiene all’Accademia fiorentina due lezioni su Dante Alighieri.

Il periodo padovano

1592 - 1603

Comincia il periodo dell’insegnamento di matematica presso l’Università di Padova. Aderisce alle teorie copernicane.

Nuove scoperte

1604

Scopre la legge di caduta dei gravi e compie osservazioni sulla «stella nova».

Accademico della Crusca

1605

Il compasso

1606

Fa stampare a sue spese l’opuscolo Le operazioni del compasso geometrico e militare. Lo strumento descritto era costruito nell’officina che lo scienziato aveva nella sua abitazione.

Il cannocchiale e il "Sidereus Nuncius"

1609 - 1610

Costruisce e utilizza il cannocchiale. Pubblica il Sidereus Nuncius, (1610) con cui comunica al mondo le sue scoperte . Torna a Firenze, presso il Granduca di Toscana, con la nomina a “Primario matematico e filosofo”.

Le scoperte astronomiche

1613

L’Accademia dei Lincei pubblica la Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari.

I sospetti della Chiesa

1615 - 1616

Scrive la Lettera su scienza e fede a Cristina di Lorena, granduchessa di Toscana. I teologi del Sant’Uffizio censurano le proposizioni intorno al moto della Terra e condannano il sistema copernicano.

È stampato "Il saggiatore"

1623

L’Accademia dei Lincei cura la stampa del Saggiatore, che è dedicato al nuovo Pontefice, Urbano VIII. Con quest’opera Galileo risponde alle accuse mossegli dalla Libra del Grassi.

È stampato il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo"

1632

La condanna

1633

Il 22 giugno, nella sala del Convento domenicano di Santa Maria a Roma è pronunciata la sentenza contro Galileo: ribadita l’erroneità della teoria copernicana, è condannato all’abiura, al carcere, alla recita settimanale dei salmi penitenziali ed è intimata la distruzione di tutte le copie del Dialogo. Galileo sottoscrive l’abiura. Gli viene concesso di ritirarsi ad Arcetri, presso Firenze.

L’ultima opera

1638

A Leida vengono stampati i Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla mecanica et i movimenti locali.

La morte

1642

L’8 gennaio muore nella sua casa di Arcetri a Firenze. La salma è tumulata nel campanile del noviziato di Santa Croce. Oggi le spoglie di Galileo si trovano nel mausoleo eretto in Santa Croce.