Immagine inserita da s.iannizzotto4. Si scrive come si parla?

L'italiano ha subito minori trasformazioni nel corso dei secoli perché è stato interessato solo in minima parte dai cambiamenti prodotti dall'uso parlato.

L'italiano contemporaneo è ormai la lingua d'uso comune di tutta la popolazione da almeno un quarantennio; questa situazione è però relativamente recente perché la storia della lingua italiana è stata caratterizzata da un uso dell'italiano prevalentemente scritto, mentre le lingue della comunicazione quotidiana e corrente erano i dialetti. In questo modo l'italiano ha subito minori trasformazioni nel corso dei secoli perché è stato interessato solo in minima parte dai cambiamenti prodotti dall'uso parlato.

 

Già con l'Unità d'Italia e poi, più massicciamente, a partire dal secondo dopoguerra l'italiano è diventato davvero la lingua di tutti e si è diffuso in tutti gli ambiti della nostra comunicazione. Proprio attraverso l'uso e l'allargamento delle sue funzioni, l'italiano si è modificato notevolmente e in un tempo abbastanza breve; oggi, grazie anche alle categorie introdotte dagli studi sociolinguistici, siamo in grado di definire e distinguere le varietà diamesiche, cioè le diverse realizzazioni dello stesso codice (della stessa lingua) a seconda del canale che viene utilizzato: italiano scritto e italiano parlato sono ormai universalmente riconosciute come due diverse varietà dell'italiano, con caratteristiche morfosintattiche e lessicali differenziate. Se quindi intendiamo per parlato il parlato spontaneo e corrente delle nostre conversazioni quotidiane, sicuramente non si parla come si scrive, così come nella scrittura solitamente non si riportano i tratti tipici del parlato (false partenze, ripetizioni, elementi di riempimento, ecc.).

 

Non solo il canale influisce sulla varietà che di volta in volta utilizziamo: sia il parlato che lo scritto prevedono diversi gradi di formalità e le scelte linguistiche saranno sempre guidate dal contesto in cui ci troviamo a comunicare. Un testo parlato può essere programmato o molto formale (e quindi avvicinarsi a un testo scritto) ad esempio in relazioni scientifiche, lettura di testi, ecc. così come un testo scritto può essere assolutamente estemporaneo e informale, come accade nelle scritture veloci e amichevoli degli sms o dei social network.

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