Si tratta di una commedia in versi, scritta tra il 1518 e il 1519 e ambientata nel mondo universitario. È rimasta interrotta al IV atto e la struttura della storia è piuttosto complicata.
In una lettera a Guidobaldo della Rovere, duca di Urbino, Ariosto scrive di non aver mai portato a termine l’opera a causa di molte occupazioni. La commedia venne completata in due modi diversi dal fratello del poeta, Gabriele, e dal figlio Virginio, rispettivamente col titolo di Scolastica e Imperfetta.