"Il piacere"

Letteratura e teatro

È il primo romanzo di D’Annunzio e dà inizio al ciclo I romanzi della rosa – cioè della sensualità - di cui fanno parte L’Innocente (1892) e Trionfo della morte (1894). Il protagonista – Andrea Sperelli – può essere considerato l’alter ego dell’autore ed ha i tratti caratteristici dell’artista decadente: vive in modo raffinato e anticonformista, ribelle alle regole della società del suo tempo per la quale prova solo disprezzo. Le vicende si svolgono a Roma, una città snob, elegante e fastosa, dedita ai ricevimenti, ai concerti, alle corse dei cavalli, al lusso e al pettegolezzo. Andrea è un giovane aristocratico che ama il lusso e le cose belle, ed è anche un artista, figlio di artisti, che desidera con tutte le sue forze fare della propria vita come si fa di un’opera d’arte. Andrea è tormentato dall’amore per due donne – Elena Muti e Maria Ferres – che rappresentano opposti modelli femminili. Elena, che l’ha abbandonato anni prima ed ricomparsa a Roma ormai sposata, incarna l’erotismo e la sensualità; Maria – moglie di un ministro del Guatemala, che ha incontrato a casa di una cugina mentre era convalescente dalla ferita riportata in un duello – è l’emblema della fedeltà e della purezza. Il giovane tenta di risolvere le sue contraddizioni creando un triangolo amoroso, una relazione complicata e perversa che gli permetta di ottenere l’amore assoluto, perfetto. Questo gioco crudele finisce per condurre alla rovina Maria, la più debole dei tre, e per lasciare Andrea nella solitudine e nel disprezzo di sé stesso.

 

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