"De partu virginis"

Letteratura e teatro

E’ un poema in latino in esametri, articolato in tre libri che raccontano le vicende legate alla maternità di Maria e alla nascita del Salvatore. Prendendo a modello Virgilio[1], Sannazaro celebra la nascita di un fanciullo destinato a rinnovare il mondo e a restituire alla natura la sua bellezza primitiva e incontaminata. Il poeta lo pubblicherà dopo un lungo lavoro di rielaborazione e revisione, dedicandolo a papa Clemente VII. Il De partu Virginis, oggi quasi dimenticato, valse a Sannazaro l’appellativo di Virgilio cristiano ed ebbe grande fama e diffusione, non solo in Italia ma anche in Francia e in Spagna.



[1] Il poeta latino Virgilio, nella IV Egloga delle Bucoliche, celebra con tono profetico e misterioso la nascita di un fanciullo divino che farà tornare sulla terra l’età dell’oro, un tempo felice in cui la terra produceva da sola i suoi frutti e gli uomini vivevano in pace senza fatiche, guerre e dolori.

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