Vittorio Alfieri

Letteratura e teatro
François-Xavier Fabre, Ritratto di Vittorio Alfieri, 1797. Fonte: Wiki Commons

Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il più grande autore tragico del teatro italiano. La scelta della tragedia da parte dell’Alfieri è dovuta al fatto che, tra i generi tradizionali, quello tragico non aveva ancora trovato in Italia esiti veramente soddisfacenti, che potessero reggere il confronto col teatro classico francese: per questa ragione, appariva particolarmente adatto a chi volesse provarsi in una espressione originale, pur restando legato a una tradizione classica e a un rigoroso impegno di scrittura. La tragedia alfieriana è un gesto assoluto, tutto concentrato in se stesso, espressione di una forza interna che rifugge da ogni rapporto con le occasioni, i fenomeni, gli oggetti, i particolari del mondo esterno. La sua scena è quella di un teatro vuoto e nudo, dove hanno campo parole energiche, che vogliono creare azione e conflitto, che vogliono imporsi più per la loro purezza e irruenza che per i loro significati particolari.

 

 

 

 

 

 

 

 

Cronologia

Chiavi di VIVIT: